Erano molte ore che la gatta si lamentava, ma non è stata trovata subito.
Quando finalmente è stata trovata, ce l’hanno consegnata in drammatico travaglio di parto. Uno dei neonati era incastrato in uscita.
L’intervento in urgenza ha consentito di salvare la gatta e uno dei gattini, ma purtroppo il gattino incastrato era già morto. La gatta, che non risulta essere di nessun residente, è stremata e aveva molto latte, segno che il parto era in corso da tempo.
Questa è la sofferenza che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Tanti, troppi randagi nascono e muoiono nella solitudine più totale, senza avere la possibilità di salvezza.
È un caso che documentiamo periodicamente: anni fa in una colonia di Brescia andò peggio… la gatta fu trovata esanime con il feto abortito.
Prendere atto di queste situazioni, sterilizzare e aver cura dei randagi non è semplicemente necessario: serve soprattutto a non far accadere simili drammi invisibili.
Questi animali che non hanno scelto di nascere randagi hanno gli stessi diritti di quelli più fortunati che vivono nelle nostre case.
E voi, sostenendo noi concretamente, potete evitare tanta silenziosa e inammissibile sofferenza: aiutateci e condividete
Vi aggiorneremo prestissimo su Lilibeth e il suo gattino.
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APR