Denunciamo chi maltratta gli animali

La legge 189 del 20–07–2004 sul maltrattamento degli animali ha portato notevoli cambiamenti nella coscienza e nel comportamento delle persone. Più frequenti sono le segnalazioni che giungono alle Associazioni animaliste e si manifesta maggiormente il bisogno di non passare oltre senza guardare, denunciando chi commette abusi sugli animali, o li abbandona, o li tiene in condizioni non compatibili con la loro natura. Purtroppo sono ancora troppo poche le persone che conoscono le pene previste dalla Legge 189/2004, che comporta anche il carcere, oltre alla multa, per chi commette reati ai danni di animali, pensando di non pagarne le conseguenze.

Chiunque può presentare una denuncia presso un organo di Polizia Giudiziaria: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale… La denuncia ha funzione informativa e descrittiva di un fatto avente valenza penale.

È importante descrivere con cura il fatto, dopo aver accertato che ci sia effettivamente il maltrattamento, per evitare il rischio di vedersi archiviare la denuncia. Meglio ancora se vengono menzionati testimoni che possano avvalorare quanto si scrive. Teniamo presente inoltre che chi sporge una denuncia deve anche assumersi la responsabilità di un eventuale proseguimento dell’azione giudiziaria e, dunque, di un coinvolgimento personale.

Ed ecco un esempio di schema di denuncia penale.


 

Leggiamo le Leggi

Sapete che secondo la Legge della Regione Lombardia n 15/2016  e il DPR del 31/03/1979 sono le Amministrazioni Comunali che in primis devono occuparsi di randagismo felino?

Che le Amministrazioni Comunali devono far intervenire la ATS per le sterilizzazioni delle colonie feline spontanee di territorio?

Che le Amministrazioni Comunali devono attivarsi per accedere a fondi pubblici a disposizione per la sterilizzazione degli animali da compagnia di persone con criticità economica?

Noi siamo volontari. Non siamo retribuiti. Tuteliamo l’animale perchè non ha voce. Per statuto l’Associazione aiuta chi decide di aprire il suo cuore ad un gatto randagio. E lo facciamo perchè per noi – come per alcune persone – per la sensibilità verso gli animali è spontanea e sincera.

Allora ci chiediamo…. perchè qualche politico che ricopre cariche pubbliche, regolarmente eletto e retribuito, non ha nè sensibilità propria nè lo scrupolo morale di applicare le Leggi a tutela degli animali randagi regolarmente in vigore nel 2016, e che lui per primo dovrebbe conoscere?

 

La normativa in vigore