Come ci siamo resi utili

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A inizio maggio abbiamo potuto consegnare aiuti (offerti anche grazie alla generosa collaborazione di alcuni privati cittadini) e diretti agli animali abruzzesi per il tramite di OIPA Italia che si è resa disponibile per la consegna all’Aquila.

Marina, una delle nostre volontarie, è invece riuscita a partire a fine maggio diretta verso le zone terremotate con un furgone carico di medicinali veterinari, alimentazione per animali, materiale sanitario e di varia necessità.

Ecco il suo resoconto diretto, drammatico e documentato dalle foto, di quanto ha potuto fare in aiuto dei numerosi animali – randagi e non – presenti nelle zone colpite dal sisma dell’aprile 2009.

 

 

 

Il resoconto

 

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E’ stato necessario accreditarsi come volontari per l’emergenza a Coppito, presso il Centro di Coordinamento della Protezione Civile. In seguito abbiamo incontrato Paolo, referente in capo per l’emergenza veterinaria che in loco svolge funzioni di collettore per quanto riguarda informazioni e intervento su animali a territorio.

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La situazione era prevedibilmente drammatica. Tutte le zone colpite dal sisma erano già da prima abitate da molti cani e gatti randagi. Che sono rimasti gli unici esseri viventi presenti in tutte le frazioni svuotate dalla presenza umana e sgombrate a fini di sicurezza. Ai già numerosi randagi, vanno aggiunti gli animali di proprietà che – per motivi diversi – hanno finito con il restare stanziali o disperdersi nelle zone circostanti (soprattutto nel caso di gatti) rispetto alle loro originarie abitazioni.

Questo vuoto “umano” nei paesi e nelle frazioni della “zona rossa” completamente evacuata dal giorno del terremoto, dava una sensazione terribile di isolamento e solitudine oltre che di triste abbandono.

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Durante i 3 giorni della nostra permanenza, abbiamo potuto muoverci tra Fossa, Paganica, Stiffe e Onna solo con la costante presenza dei Vigili del Fuoco, impegnati in continui pattugliamenti per sostegno e controllo di edifici lesionati e pericolanti.

Ma ai Vigili, perennemente al lavoro tra macerie e sopralluoghi, resta davvero poco tempo per distribuire acqua e alimentazione ai tanti animali restati vaganti sul territorio.
Servirebbero volontari che come noi si affianchino quotidianamente  nella distribuzione del cibo e nel controllo sanitario dei randagi.

Inoltre i numerosi cani randagi, di media e grossa taglia erano quasi sempre i primi ad approfittare della distribuzione alimentare, a scapito di gatti randagi peraltro numerosissimi e in pieno aumento (quasi tutte le gatte femmine erano gravide o in allattamento).

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Abbiamo incontrato gatti e cani feriti e/o lesionati, sia come conseguenza del terremoto, che per trascuratezza o incuria. La foto qui a destra è quella di un cane il cui collare divenuto troppo stretto era ormai incarnato nel collo.

Questo animale (come pure altri) è stato poi operato dal canile dell’Aquila che lavora a pieno ritmo, compatibilmente con la propria ridotta struttura operativa ed è affiancato da pochi volontari provenienti principalmente da altre città d’Italia che si alternano negli aiuti più disparati.

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Quando siamo ripartiti il nostro furgone si è nuovamente riempito, ma questa volta di cani e gatti, trasportati in staffetta presso altri volontari appartenenti ad altre Associazioni in tutta Italia (Bologna, Novara, Lodi). C’erano 9 cani (tra adulti e cuccioli)  e 9 gatti, tutti ceduti con regolare documentazione.

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E uno di questi gatti trovato con l’omero anteriore fratturato è rimasto con noi per essere operato a Brescia. Dizzy (così l’abbiamo chiamato) non sarebbe comunque stato operato in Abruzzo, dove l’intervento e la gestione dell’ortopedia risultavano impossibili.

Così, una volta microchippato e intestato a TELEFONO DIFESA ANIMALI, è arrivato a Poncarale. E’ già stato operato, recuperando in pieno la forma.

“Sterilizzazione” è una parola nella quale crediamo ancora di più dopo aver visto i randagi abruzzesi …

 

 

 
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Dizzy in Gattile

A titolo informativo il totale del materiale finora regalato in Abruzzo è riassunto nei seguenti dati:

  • oltre 4.000 euro in farmaci e materiale sanitario generico consegnati al canile dell’Aquila con regolare bolla di accompagnamento
  • 136 kg di cibo secco per cani e gatti
  • 728 lattine da gr 410 di cibo in scatola per cani e gatti
  • decine di trapuntini, coperte, ciotole e telerie varie