Smeraldo ha passato poco tempo con noi, senza mai nemmeno annusare un’aria diversa.
E’ entrato un mese fa in sala gialla (quella dei mici in cura), ritirato da ASL, su segnalazione di una ragazza che lo aveva trovato in condizioni traumatiche: un urto frontale, un paio di polpastrelli mancanti su una zampa.
Sulla convalescenza si è innestato un virus emorragico che è poi sfociato in una FIP irreversibile, ed è stato confinato nella sala degli infettivi.
Era disperante vederlo miagolare dietro la porta della stanza. Mi ricordava l’Urlo di Munch …
Ogni famiglia che è transitata in sede per visita o affido, era per lui forzatamente irraggiungibile nel silenzio imposto dal vetro che lo separava dal mondo dentro al quale avrebbe voluto stare.
Un’altra creatura che ci lascia solo il ricordo del suo sguardo.
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Dedicato a tutti quelli che, come Smeraldo, non hanno avuto la possibilità di una vita fortunata, e ci lasciano senza che nessuno se ne accorga…
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