In queste pagine troverai tanti articoli con notizie utili, approfondimenti e consigli pratici per conoscere, apprezzare e  gestire al meglio la convivenza con i nostri a-mici felini.

 

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  • Tòpos – traslitterazione del greco: «luogo»; significa anche “luogo comune”. Plurale Tòpoi

    Era lì, era sempre stato lì.
    Aveva avuto il destino di nascere randagio.
    Proprio sul confine tra la strada e un campo vicino a una cascina.
    Un paio di suoi simili erano stati meno fortunati di lui, finiti sotto le ruote di auto di passaggio.
    Lui invece aveva visto demolire la cascina.
    Aveva dovuto spostarsi, ma solo poco più in là.

    – Il gatto e il “tòpos”

  • E’ luogo comune credere che il gatto nato randagio sia animale sempre inselvatichito e che sfugga in generale al rapporto con l’umano. Ma se da un lato tale atteggiamento risulta fondamentale per la sua sopravvivenza, dall’altro rappresenta lo scenario di interlocuzione dell’animale con il vero gattaro.
    La parola d’ordine (paradossale se si pensa che non si tratta di comunicazione verbale antropomorfica) è “attenzione”.
    E non si tratta della semplice cura o cautela da parte del gattaro verso l’animale ma anche viceversa di osservazione da parte del felino verso questa “strana” categoria di umani interessata a lui.

    – Il gatto randagio: obbiettivo sopravvivenza

  • C’era una volta un uomo, uno qualunque.
    Aveva passato la vita a fare il macchinista sui treni e quando finalmente ne era sceso, aveva deciso che il suo orto e il suo grande cortile pergolato da una vite sarebbero stati tutto ciò di cui voleva occuparsi. Solo la terra. Terra ferma, non più in movimento dai finestrini di un treno.
    Però con una casa fatta così era impossibile non incontrare un gatto. Anzi, tutti i gatti randagi che passavano di lì. E che finivano per innamorarsi, ricambiati, da quell’uomo ormai sempre più anziano e schivo come loro, che nulla gli chiedeva.

    – Il Signore (e le Signore) dei gatti

  • Alberto, nostro affezionato affidatario di 2 mici, mi chiedeva stupito perché, ogni volta che rientrava dal lavoro, uno dei suoi gatti adulti gli chiedesse insistentemente di bere acqua dal rubinetto salendo sistematicamente sul lavandino. Eppure il micio aveva sempre a disposizione più ciotole piene di acqua nel grande appartamento dove convivono.

    Patrizia, che vive con una gatta di circa 10 mesi, viene svegliata ogni mattina con puntualità dalla micia alle 6 del mattino…
    – Comunicazione felina: tra riti e miti