Forse qualcuno ricorderà come sul cruscotto dell’auto dei nostri vecchi zii o del nonno campeggiava “un santino” raffigurante il santo protettore (dell’automobilista) che invitava il guidatore a non correre e a pensare ai suoi cari. In verità nessuno ha rallentato, nè allora nè recentemente quando ha investito questi gatti, che sono sopravvissuti ma con traumi ortopedici importanti.
Eccovi le loro storie:
ARMANDO
Per lui non siamo proprio sicurissimi si sia trattato di un investimento, anche se le abrasioni sul corpo sono sicuramente da rotolamento violento sull’asfalto. Non ha ossa rotte, ma un fortissimo trauma cranico che ancora lo tormenta facendolo barcollare: secondo il veterinario potrebbe essere stato lanciato da un’auto in corsa e poi rotolato fuori sede stradale. Inutile evidenziare che è bellissimo e buonissimo.
APPLE
Trovato investito a San Zeno (BS) con la zampa anteriore destra rotta all’altezza della spalla e in cui, durante la chirurgia ortopedica, è stato inserito un ferro per ricomporre la frattura. Un gatto maschio color cipria di stazza ragguardevole, sicuramente di indole domestica e forse proveniente da una casa, ma altrettanto sicuramente vagante per accoppiamento, in quanto trovato non sterilizzato.
CONRAD
Probabilmente è ancora schivo anche perchè potrebbe aver dolore: i traumi al bacino nei gatti si curano senza ingessature e solo con l’immobilizzazione per lungo periodo. Lui è un maschio giovane di forse meno di un anno, mezzo pelo trovato investito in provincia di Brescia e forse non a suo agio chiuso obbligatoriamente in una gabbia circondato da altri gatti.
Per tutti loro contiamo su San Servazio (il Santo protettore delle ossa) ma anche su una buona famiglia adottiva …
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